La Vitamina D è una vitamina liposolubile ed è alla base di importanti funzioni biologiche: è fondamentale per l’apparato scheletrico, mantiene le ossa forti e sane, da un lato è necessaria alla loro formazione, dall’altro previene le fratture e l’osteoporosi. La vitamina D, infatti, stimola l’assorbimento di calcio e fosforo, oltre a favorirne il deposito.
Inoltre, migliora la funzionalità dell’insulina, l’ormone necessario a metabolizzare gli zuccheri, fa bene anche al cervello e migliora le funzioni cognitive, in particolare la memoria e la fluenza verbale. Infine, stimola il sistema immunitario, riduce le infiammazioni e previene le infezioni.
Bassi livelli di vitamina D nel sangue provocano ipomineralizzazione e decalcificazione ossea, con conseguente rachitismo nei bambini e osteomalacia (rammollimento delle ossa) negli adulti. La carenza di vitamina D colpisce soprattutto le persone che non si espongono a sufficienza alla luce solare, ne soffrono i bambini che non giocano abbastanza all’aperto, o gli adulti che passano molte ore al chiuso, le donne in menopausa perché sintetizzano meno vitamina D, e in particolar modo, gli anziani che perdono l’abitudine di uscire di casa.
Nell’aprile 2022 Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno lanciato una campagna per sensibilizzare e informare riguardo l’importanza della Vitamina D per la salute. Questa iniziativa è stata messa a punto dal Department of health and social Care con il nome di “Call for evidence”, e ha avuto inizio con la pubblicazione online di un questionario rivolto alla popolazione e anche agli addetti ai lavori (professionisti della salute, industria…) mirato a raccogliere informazioni sulle conoscenze relative ai rischi dell’ipovitaminosi D.
Sajid Javid, segretario generale del Department of health and social Care ha affermato: “Le persone più in difficoltà perché più fragili, vuoi per età o condizione sociale, hanno maggiori probabilità di avere livelli più bassi di vitamina D, essenziale per la salute di ossa e muscoli. Abbiamo voluto lanciare questa campagna per individuare modelli innovativi di sensibilizzazione a una maggiore assunzione di vitamina D. In Uk, la fonte principale è la luce solare in primavera ed estate, mentre le fonti alimentari sono limitate”.
Nel Regno Unito, le raccomandazioni attuali suggeriscono, per adulti e bambini, un’integrazione alimentare pari a 10 µg/die tra ottobre e marzo. Per alcuni gruppi a rischio, il suggerimento è di integrare lungo tutto il corso dell’anno.
Inoltre, si pensi a come la carenza di vitamina D fosse un problema diffuso nel secolo scorso, che però sta tornando attuale per le abitudini della vita moderna che portano sempre più a svolgere le attività al chiuso e sempre meno all’aria aperta.
Infine, dunque, per prevenire la carenza di Vitamina D è importante tenerne sempre sotto controllo i valori nel sangue, svolgere un maggior numero di attività all’aria aperta, integrarla attraverso la dieta (funghi, carne di fegato, sgombro tonno…) e attraverso integratori alimentari sotto consiglio del proprio medico.