La Sindrome dell’ovaio policistico (Pcos) è uno dei più comuni disordini endocrini nelle donne in età riproduttiva.
La Pcos, per le donne in età riproduttiva, è una condizione endocrina eterogenea che porta a disfunzione metabolica piuttosto frequente: problemi mestruali, iperandrogenismo, infertilità, ma anche sindrome metabolica e insulino-resistenza.
Secondo alcuni studi pubblicati, la berberina, un alcaloide isochinolinico, sembra un ottimo alleato contro la Pcos poichè migliora l’insulino resistenza, riduce il livello di androgeni sierici, regola il metabolismo dei lipidi e modera l’infiammazione cronica.
Una recente revisione ha incluso diverse donne e ha messo in evidenza molteplici aspetti interessanti che giustificherebbero l’uso di questa molecola. Due autori hanno scoperto che la berberina induce una ridistribuzione del tessuto adiposo, riducendo la massa grassa viscerale anche in assenza di perdita di peso, e la sensibilità all’insulina è migliorata in modo simile alla metformina.
Un autore ha dimostrato che la berberina ha migliorato il pattern lipidico.
Tre autori hanno dimostrato che la berberina migliora l’insulino-resistenza nelle cellule della teca con un miglioramento del tasso di ovulazione per ciclo. Inoltre, la berberina può essere considerata un composto botanico sicuro da utilizzare nelle donne che desiderano una gravidanza, grazie ai pochi effetti collaterali mostrati negli studi riportati. A questi dati va comunque sommato il gran numero di studi che hanno riportato sicurezza e tollerabilità sul trattamento a lungo termine.
In donne con Pcos normopeso e con mestruazioni normali, l’efficacia della berberina è stata valutata su: resistenza all’insulina (Ir) mediante Homeostasis model assessment (Homa); infiammazione da proteina C-reattiva, Fattore di necrosi tumorale, metabolismo lipidico; profilo dell’ormone sessuale e sintomi correlati all’iperandrogenismo, come l’acne, secondo il Global acne grading system (Gags) e il Cardiff acne disability index (Cadi).
Tutti questi parametri sono stati raccolti al basale e 60 giorni dopo l’integrazione con una nuova formulazione di berberina biodisponibile e sicura. I risultati hanno mostrato una diminuzione statisticamente significativa di Homa, Proteina C-reattiva, Fattore di necrosi tumorale, trigliceridi, testosterone, indice di massa corporea (Bmi), tessuto adiposo viscerale, massa grassa, punteggi Gags e Cadi e un aumento statisticamente significativo dell’ormone sessuale.
Inoltre, una metanalisi del 2021, che includeva 22 lavori, ha confrontato gli effetti di diversi agenti insulino-sensibilizzanti orali sui profili endocrini e metabolici nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico (Pcos).
Infine, per le donne con Pcos, la berberina era superiore alla metformina nel ridurre il valore dei trigliceridi, mentre l’associazione tra le due molecole è stata associata a una maggiore riduzione di testosterone totale e Bmi rispetto a quella della sola metformina ed è stato il miglior intervento tra gli agenti studiati qui testati.