La liquirizia, al giorno d’oggi, è molto utilizzata in pasticceria grazie al suo sapore dolce e particolare dato dal suo principale ingrediente, la glicirrizina.
Si è, però, recentemente scoperto che la liquirizia contiene anche moltissimi componenti chimici attivi (più di 20 triterpenoidi e 300 flavonoidi) e molti studi hanno dimostrato la sua potente azione farmacologica con effetti antinfiammatori, antiossidanti, antiallergici e antimicrobici. La liquirizia, inoltre, è in grado di proteggere i sistemi cardiovascolare, respiratorio, endocrino, digestivo e nervoso.
Recentemente è stato condotto uno studio in cui è stato somministrato ad alcuni pazienti estratto di radice di liquirizia per 12 mesi (200 mg/di) ed è stata stimata la sua azione ipolipemizzante: i livelli sierici di colesterolo totale e Ldl sono diminuiti significativamente nel gruppo trattato ma non nel gruppo di controllo. Lo studio ha dimostrato anche un effetto benefico della liquirizia sulla pressione sanguigna, che è diminuita significativamente durante un anno di consumo rispetto ai controlli.
Un altro studio clinico ha confermato gli effetti ipotensivi e ipolipemizzanti della liquirizia in 12 pazienti ipercolesterolemici. Il livello ematico di colesterolo totale, Ldl e trigliceridi, nonché la pressione arteriosa sistolica sono diminuiti significativamente dopo un mese di somministrazione dell’estratto di radice di liquirizia e sono tornati ai valori basali dopo un mese di follow-up senza intervento.
Inoltre, una recente revisione sistematica con metanalisi mostra che il consumo di liquirizia riduce significativamente il peso corporeo e l’indice di massa corporea.
È stato dimostrato, anche, che i componenti bioattivi della liquirizia hanno un grande potenziale terapeutico nel trattamento del diabete mellito. La glicirrizina, in particolare, riduce i livelli di glucosio nel sangue, aumenta i livelli di insulinemia e il numero di cellule delle isole pancreatiche e normalizza i parametri dello stress ossidativo.
Ma, nonostante esistano studi che mostrano l’effetto migliorativo dei preparati di liquirizia sull’ipertensione arteriosa, numerosi lavori mettono in luce effetti collaterali della liquirizia, come: ipertensione e alcalosi metabolica.
Nonostante il numero di studi sia troppo piccolo e il disegno eterogeneo in termini di gruppi di pazienti e risultati misurati, questi risultati limitano a oggi l’uso della liquirizia in alcuni gruppi di pazienti, ma non negano i suoi effetti positivi.
Dunque, i preparati di liquirizia devono essere usati con cautela durante la gravidanza, negli anziani e nei pazienti con ipertensione arteriosa.