steatosi epatica

Recentemente è stato pubblicato uno studio su Nutrients che ha messo in evidenza l’efficacia di integratori ricchi di Idrossitirosolo e Vitamina E per il trattamento della steatosi epatica non alcolica e della fibrosi correlata in età pediatrica. Tale studio ha visto la collaborazione tra l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, il Centro obesità dell’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Messina.

La fibrosi epatica è una malattia del fegato che si sviluppa quando l’organo è sottoposto a insulti ripetuti che danneggiano tutte le cellule e la struttura del tessuto. In seguito al danno, alcune cellule del fegato, note come cellule stellate epatiche, si attivano per ripararlo. Ma quando lo stimolo negativo è cronico, il risultato è una persistente attivazione delle cellule stellate, con conseguente accumulo di proteine della matrice extracellulare che vanno a creare il tessuto cicatriziale che costituisce la fibrosi. La steatosi epatica, caratterizzata da eccessivo accumulo di grasso all’interno del fegato, è attualmente la principale malattia cronica del fegato legata all’obesità e rappresenta uno dei maggiori fattori predisponenti allo sviluppo di forme più severe come la steatoepatite e la fibrosi epatica.

I ricercatori del recente studio hanno per prima cosa effettuato una ricerca su modelli cellulari di fibrosi epatica. Nel modello, le cellule stellate epatiche umane sono state stimolate con il fattore TGF-β per indurre la fibrosi.

Successivamente, tali cellule sono state esposte a un trattamento combinato con idrossitirosolo e vitamina E. Il risultato osservato è stata una riduzione di parametri associati con il fenotipo fibrotico, in particolar modo la riduzione dell’espressione dei geni per il collagene di tipo 1A e di tipo 3A.

Questi incoraggianti risultati sono stati poi riconfermati in un modello animale di steatosi epatica e fibrosi. Infine, l’azione protettiva dell’idrossitirosolo e vitamina E sulla fibrosi epatica è stata avvalorata dall’osservazione che l’assunzione per quattro mesi di un integratore alimentare contenente una formula combinata dei due composti naturali riusciva a contrastare in maniera efficace  e prolungata nel tempo l’aumento dei livelli nel sangue di un ben noto un marcatore circolante di fibrosi come il Propeptide N-terminale del Procollagene 3 in una coorte di pazienti pediatrici affetti da steatosi epatica e fibrosi rispetto a quelli che avevano ricevuto il solo placebo.

Inoltre, grazie a questo studio si è dimostrato come lo stesso trattamento fosse in grado di contrastare anche l’aumento della produzione di un fattore coinvolto nei processi di stress ossidativo chiamato NOX2, supportando la potente azione antiossidante di queste due sostanze e il conseguente effetto benefico sul danno epatico.

Infine, i risultati di tale studio aprono la strada per un miglioramento a breve termine del piano di cura della fibrosi associata alla steatosi epatica. I dati supportano la possibilità di inserire integratori ricchi di idrossitirosolo e vitamina E nel piano nutrizionale attualmente raccomandato per il trattamento della steatosi e della fibrosi epatiche in età pediatrica.