Il D-mannosio è uno zucchero fisiologicamente presente nel nostro organismo ed è coinvolto nell’immunoregolazione, con altri importanti ruoli biologici, come la glicosilazione di molte proteine.
Grazie a diversi studi, è emerso come il D-mannosio sia un ottimo alleato nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni delle vie urinarie.
Uno dei primi trial risale al 2014: dopo un trattamento antibiotico iniziale della cistite acuta, 308 donne con storia di infezioni delle vie urinarie ricorrenti sono state assegnate in modo casuale a tre gruppi, uno con 2g/die di D-mannosio in polvere in 200 ml di acqua per sei mesi, uno con 50 mg/die di nitrofurantoina e il terzo senza integrazione.
Dai risultati di tale trial è stato confermato il potente ruolo della polvere di D-Mannosio, che ha ridotto significativamente il rischio di infezioni delle vie urinarie ricorrenti.
Da allora, sono numerosi gli studi presenti in letteratura, anche molto diversi per dose di D-mannosio, frequenza di assunzione e durata del trattamento, con un dosaggio minimo di 420 mg fino a 2 g, da una volta al giorno a tre volte al giorno e da una settimana al mese a tutti i giorni.
Nel 2021, una revisione sistematica ha valutato l’effetto del D-mannosio nella prevenzione delle infezioni delle vie urinarie ricorrenti, concludendo che la molecola è in grado di ridurre l’incidenza delle infezioni ricorrenti del tratto urinario e i sintomi fastidiosi associati.
L’utilizzo di D-mannosio, inoltre, ha migliorato la qualità della vita e ridotto significativamente le infezioni delle vie urinarie ricorrenti sia negli utilizzatori di cateteri che in quelli senza cateteri.
Da tutti gli studi fino ad ora effettuati, si ricava anche un buon profilo di sicurezza e tollerabilità di questo zucchero e gli effetti collaterali segnalati sono minimi: solo una piccola percentuale di utilizzatori ha lamentato diarrea.
Recentemente, infine, è stato condotto uno studio clinico in donne in post menopausa sottoposte a intervento chirurgico per cistocele. Dopo l’intervento, le donne trattate con il supplemento di D-mannosio, mirtillo e molecole antinfiammatorie hanno ottenuto punteggi significativamente migliori con l’uso di questionari, suggerendo l’utilità di questo tipo di integrazione perioperatoria.