Molteplici studi clinici hanno fornito prove che indicano un ruolo essenziale del microbiota intestinale nella patogenesi di disturbi come depressione, Alzheimer, schizofrenia, Parkinson, autismo e sclerosi multipla.
Risulta molto importante l’integrazione di vitamine:
Una carenza di vitamina D è associata alla patogenesi psichiatrica, in particolare nell’Alzheimer, e potrebbe peggiorare le condizioni cerebrali esistenti.
Diversi studi trasversali hanno messo in evidenza che l’integrazione di vitamina D potrebbe ridurre i sintomi della depressione nei pazienti con disturbo depressivo maggiore e depressione perinatale, ridurre l’incidenza della schizofrenia e migliorare la cognizione tra i pazienti schizofrenici.
È stato confermato, inoltre, che la vitamina D ha migliorato le funzioni cognitive e i sintomi dei bambini con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (Adhd).
Anche una carenza di vitamina K ha una relazione positiva con la depressione e l’Alzheimer e, inoltre, la sua integrazione ha un effetto benefico nel trattamento di queste malattie e migliora la funzione cognitiva, evidenza coerente con il ruolo svolto dal microbiota nella biosintesi di questa vitamina.
Sono stati condotti anche altri studi che hanno confermato che l’integrazione a lungo termine con acido folico, B6 e B12 è stata in grado di ridurre il peso della depressione post ictus.
Inoltre, sono svariate le osservazioni cliniche a sostegno del potenziale ruolo degli interventi probiotici.
Tutti i lavori indicano una serie di variazioni nel risultato clinico, sulla base di specie, dose e malattie specifiche, durata della terapia e indicazioni cliniche.
In uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo su pazienti con sclerosi multipla che hanno ricevuto una capsula probiotica contenente Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus casei, Bifidobacterium bifidume Lactobacillus fermentum è stata evidenziata una migliore espressione genica di IL-8 e Tnf-α e di parametri di salute mentale, fattori infiammatori e marcatori metabolici.
Infine, dunque, grazie alle molteplici evidenze scientifiche e agli svariati studi condotti di recente, è possibile affermare che nutraceutici e probiotici giocano un ruolo molto importante nel trattamento dei disturbi psichiatrici e, di certo, con il progredire continuo delle scienze, si confermeranno le proprietà benefiche di ulteriori nutraceutici in questo campo.