curcumina

Un recente studio, pubbicato su Bmj Evidence-based medicine, ha messo in evidenza l’azione della curcumina al pari dell’omeprazolo nel trattamento della dispepsia.

La curcumina è assai nota per le sue proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche, tanto da essere ampiamente utilizzata a questo scopo, in particolare nel sud est asiatico. Mai, però, era stata messa a confronto con un farmaco in uno studio clinico testa a testa.

I ricercatori hanno coinvolto 206 pazienti tra i 18 e i 70 anni con dispepsia funzionale ricorrente, dividendoli casualmente in tre gruppi, così trattati per 28 giorni: curcumina (250 mg, quattro volte al giorno); omeprazolo (20 mg/die) e curcumina+omeprazolo (250 mg quattro volte al giorno+20 mg/die).

I pazienti, a inizio trattamento, presentavano, in riferimento a disturbi gastrointestinali, caratteristiche cliniche simili, valutate mediante il punteggio Soda (Severity of dyspepsia assessment). I pazienti sono stati rivalutati dopo 28 giorni e poi nuovamente dopo 56 giorni.

A 28 giorni i punteggi Soda hanno indicato riduzioni significative del dolore e di sintomi non correlati a dolore rispettivamente nel gruppo trattato con combinazione, in quello con sola curcumina e in quello con omeprazolo da solo. Miglioramenti ancora più significativi sono stati riscontrati dopo 56 giorni.

Non è stato riscontrato alcun effetto collaterale, sebbene i test di funzionalità epatica abbiano indicato un certo livello di peggioramento tra i consumatori di curcumina in sovrappeso.

Si tratta del primissimo confronto testa a testa che dimostra l’efficacia della curcumina nel trattamento della dispepsia funzionale rispetto all’omeprazolo ma i risultati ottenuti si sono rivelati del tutto incoraggianti e, secondo gli autori, permettono l’utilizzo della curcumina nella pratica clinica.