Le noci sono ricche di acidi grassi insaturi, proteine, diversi minerali (tra cui potassio e magnesio), vitamine (soprattutto vitamina C ed E) e composti fenolici.
Grazie alle sostanze benefiche contenute in esse, diversi studi di coorte prospettici, riassunti in metanalisi, hanno associato il consumo frequente di noci ad un minor rischio di malattie cardiovascolari.
L’Easd (Associazione europea per lo studio del diabete), nel 2019, ha condotto una revisione sistematica e una metanalisi di studi di coorte prospettici per riassumere l’evidenza dell’associazione tra il consumo di noci e di altra frutta a guscio e l’incidenza e la mortalità per determinate malattie cardiovascolari.
I risultati di questo studio hanno mostrato una significativa associazione inversa tra il consumo totale di noci e il rischio di mortalità per malattia cardiovascolare, coronarica e fibrillazione atriale.
Inoltre, un recente studio prospettico di coorte con follow-up di 1 anno ha messo in evidenza che l’elevato consumo di noci è associato anche ad un miglioramento della sindrome metabolica.
Per 5.800 uomini e donne con sovrappeso/obesità e sindrome metabolica all’aumentare del consumo di noci si è verificata una significativa diminuzione di circonferenza vita, trigliceridi, pressione sanguigna sistolica, peso e Bmi, e, solo nelle donne, un aumento significativo del colesterolo Hdl.
A seguito dei molteplici studi condotti si può affermare, quindi, che le noci sono in grado di modificare positivamente i fattori di rischio cardiometabolico e quindi di ridurre la probabilità di incorrere in incidenti cardiovascolari.
Le noci, infine, apportano anche un miglioramento della funzione endoteliale e una riduzione dello stress ossidativo.