Stanchezza, difficoltà a ricordare, mal di testa, calo delle difese immunitarie, manifestazioni a carico della cute, caduta dei capelli; questi sono soltanto alcuni dei sintomi generati dalla carenza di un minerale preziosissimo per l’organismo: il ferro.
Oggigiorno si fa sempre più strada, nel collettivo, l’idea di seguire uno stile di vita salutare e una buona alimentazione; tuttavia, nella maggior parte dei casi, questo non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno di ferro dell’organismo che varia a seconda delle condizioni fisiologiche di ognuno.
Il ferro svolge una funzione determinante per la sintesi dell’emoglobina e della mioglobina. Queste due proteine trasportano ossigeno dai polmoni rispettivamente al resto del corpo e ai muscoli. Inoltre, il ferro si fa carico di aumentare la resistenza alla stanchezza e di rinforzare il sistema immunitario. Come si evince già dalla sua azione, il ferro è dunque determinante per l’organismo umano e una sua scarsità può causare diversi problemi oltre che generare quella che viene comunemente conosciuta come anemia, ovvero sia una condizione tale per cui i globuli rossi si riducono e non riescono a distribuire in maniera efficace l’ossigeno ai vari tessuti ed organi.
Per aumentare le quantità di ferro nell’organismo è indispensabile mangiare spesso cibi come la carne rossa, legumi, pesce, verdure a foglia verde, frutta secca e cioccolato fondente. Bisogna però sottolineare come il ferro nei vegetali, per esempio, è molto più difficilmente assimilabile rispetto a quello presente nelle carni. Ecco perché viene spesso consigliato di aumentare i livelli di ferro anche attraverso l’uso di integratori alimentari a base di Ferro bisglicinato chelato e Lattoferrina come FERRIDOL.
Diventa necessario cercare di ristabilire buoni livelli di ferro in determinati casi: le donne, ad esempio, hanno bisogno di un maggiore apporto di ferro rispetto agli uomini, soprattutto durante la gravidanza o eventi mestruali; gli sportivi in generale, soprattutto quelli professionisti che svolgono un’attività sportiva intensa, poiché lo sforzo richiede trasporto di ossigeno e questo richiede a sua volta produzione di emoglobina e mioglobina; infine, nel caso di diarrea, poiché il ferro rischia di disperdersi se l‘intestino non funziona a pieno regime.