Tipica del latte, come il nome stesso fa intuire, la lattoferrina è una glicoproteina composta da 703 aminoacidi, ad azione ferro-trasportatrice ed immunitaria.
Più volte in questa sede è stata rimarcata l’importanza del ferro, il quale svolge una funzione determinante per la sintesi dell’emoglobina e della mioglobina, le proteine deputate a trasportare ossigeno dai polmoni al resto del corpo e ai muscoli.
In condizioni fisiologiche, il ferro, all’interno delle cellule, è legato a proteine e composti organici e non è libero, mentre in condizioni patologiche si osserva un eccesso di ferro libero nelle cellule e una sua carenza in circolo.
In altre parole, in condizioni patologiche soprattutto quelle a matrice infiammatoria, il ferro risulta essere libero all’interno delle cellule anziché essere legato alle proteine le quali, essendo inibite proprio dall’infiammazione, non permettono allo stesso ferro di essere riversato nel circolo ematico. Si presenta dunque una condizione in cui le riserve di ferro nell’organismo sono presenti ma bloccate all’interno della cellula, generando così una sorta di “falsa” anemia.
La molecola deputata a risolvere tale situazione è proprio la lattoferrina: agisce liberando il ferro dalle cellule all’interno delle quali era rimasto intrappolato a causa dei processi flogistici, la lattoferrina ne favorisce il legame fisiologico con proteine e composti organici permettendo così allo stesso ferro di essere riversato nel sangue e condotto laddove serve.
Dunque, la lattoferrina risolve questo disordine metabolico, sia perché sequestra il ferro in eccesso, sia perché diminuendo l’infiammazione ripristina la sintesi delle proteine del metabolismo del ferro, permettendo a questo elemento la sua fisiologica collocazione nel circolo sanguigno e non nell’interno delle cellule.
La lattoferrina è contenuta in FERRIDOL, integratore alimentare per le carenze di ferro, al dosaggio di 100mg.