La teoria dei due cervelli è stata presentata per la prima volta a Milano dal dottor Gherson della Columbia University, esperto di anatomia e biologia cellulare.
Secondo tale teoria, intestino e sistema nervoso centrale sarebbero strettamente collegati. Nell’intestino si trova una rete nervosa molto complessa che gestisce autonomamente le attività che hanno sede in esso; quest’ultima si collega poi al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo. Spesso, infatti, i disordini intestinali possono ripercuotere il loro effetto sul sistema nervoso centrale.
Sulla base di tale teoria, negli scorsi anni è emerso che alcuni probiotici sono in grado di apportare effetti benefici non soltanto al microbiota intestinale, ma anche alla salute mentale.
A tal proposito, nel 2013 è stato coniato il termine “Psicobiotico”, in riferimento proprio a questo tipo di probiotici.
Nel 2015, una rivista dedicata ai temi del microbiota, grazie al supporto di un board di professionisti esperti in questo campo, ha pubblicato un numero, “La Revue des Microbiote”, che approfondisce il fondamentale ruolo del microbiota e dei probiotici nell’equilibrio che regola il sistema nervoso centrale e quello periferico.
Questo numero ha messo in luce quanto segue: “Diversi stimoli come stress, invecchiamento cerebrale, infezioni, dieta squilibrata o alcuni farmaci possono influenzare la composizione del microbiota. La disbiosi che ne consegue comporta una modificazione nella produzione dei metaboliti da parte dei batteri intestinali, favorendo un’alterazione della permeabilità della barriera intestinale, infiammazioni e danni al Dna che contribuiranno a una perturbazione dell’omeostasi cerebrale e allo sviluppo di patologie psichiatriche”.
Nel corso degli anni sono stati condotti specifici studi randomizzati in doppio cieco, controllati con placebo, su pazienti con problematiche legate alla sfera emotiva che hanno confermato la capacità di alcuni probiotici specifici di migliorare significativamente i sintomi depressivi e il disagio psicologico, oltre che la funzione intestinale.
A seguito di tali studi è stata, quindi, confermata l’esistenza di uno stretto collegamento tra intestino e cervello e, di conseguenza, si può affermare che la teoria dei due cervelli poggia su solide basi scientifiche.
Tale teoria, però, non riveste esclusivamente una valenza scientifica, ma sembra porre particolare attenzione ed importanza alla cura dell’intestino come obiettivo di benessere sia fisico che psicologico.
Avere uno stile di vita corretto e seguire una dieta sana, infatti, ha un’influenza positiva sia al livello fisico che mentale.
Seguire una dieta sana, con ingredienti genuini e gustosi, favorisce, inoltre, la produzione di serotonina (altrimenti noto come “ormone della felicità”) e aiuta a stare bene con sé stessi e con gli altri.