Al giorno d’oggi sono stati pubblicati molti studi clinici circa l’uso della melatonina come strategia terapeutica per l’insonnia, il diabete, la fibromialgia, l’ipertensione e molte delle malattie legate all’invecchiamento.
Ma non bisogna dimenticare, inoltre, diversi razionali per il trattamento dell’endometriosi e dei suoi sintomi associati.
Risale al 2013 uno studio in cui quaranta donne, di età compresa tra 18 e 45 anni, sono state randomizzate nei gruppi di trattamento placebo o melatonina (10 mg) per un periodo di otto settimane. La melatonina ha migliorato la qualità del sonno, ridotto il rischio di utilizzare un analgesico dell’80% e ridotto i livelli di fattore neurotrofico derivato dal cervello (Bdnf), indipendentemente dal suo effetto sul dolore.
Questo studio, inoltre, fornisce ulteriori dati positivi riguardanti gli effetti analgesici della melatonina sul dolore pelvico cronico associato all’endometriosi e ha rivelato, inoltre, che la melatonina modula la secrezione del Bdnf e il dolore attraverso meccanismi distinti.
Di grande rilievo risulta anche che melatonina riveste un ruolo cruciale sulla qualità degli ovociti, altro aspetto importante per una patologia che ha un alto tasso di infertilità.
Durante l’applicazione di Ivf-Et (in Vitro Fertilization and Embryo Transfer) con pazienti infertili, la somministrazione di melatonina ha migliorato la qualità degli ovociti e il numero di quelli degenerati è stato significativamente ridotto nel gruppo trattato con 3 mg di melatonina rispetto a quelli del gruppo di controllo.
Un ulteriore studio sull’esito clinico della fecondazione in vitro-Et ha riportato un miglioramento dei tassi di gravidanza dopo trattamento con melatonina.
In generale, dunque, l’integrazione di melatonina in studi in questo ambito sta dimostrando di aumentare il numero e la qualità sia degli ovociti che degli embrioni.
Inoltre, potrebbe aumentare i tassi di gravidanza clinica di pazienti con disturbi dell’infertilità o bassi tassi di fertilità.
Infine, anche se assunta a dosi estreme, la melatonina provoca lievi effetti avversi come: vertigini, sonnolenza, nausea e mal di testa, si può affermare che le prove attuali suggeriscono che gli integratori di melatonina sono sicuri ed efficaci per l’uso a breve termine.