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Cardiology

Expert advice from Dr. Filippo Maria Sarullo and Dr. Giovanni Fazio

Dr. Filippo Maria Sarullo

Specialist in Cardiology
Director of the Cardiac Rehabilitation Unit

Dr. Giovanni Fazio

Cardiologist, specializing in Diagnostic Sciences and Technologies in the Biomedical field. Certified BLS-D instructor by the Italian Society of Cardiology. Accredited echocardiographer with the Italian Society of Cardiovascular Ultrasound.

He is the Head of the Complex Operational Unit of Cardiology at the Triolo-Zancla Medical Center. His expertise includes electrocardiograms, echocardiograms, multi-district vascular color Doppler ultrasound, cardiac and blood pressure Holter monitoring, ergometry, myocardial scintigraphy, cardiac magnetic resonance imaging, tilt tests, and transesophageal electrophysiological studies.

Moreover he is a sports cardiologist with significant experience in Pediatric Cardiology.
Dr. Fazio is the author of approximately 200 publications in 45 different journals (including JACC, Hepatology, Radiology, European Heart Journal, Nature Clinical Practice Cardiovascular Medicine, and Heart), with a total impact factor of around 210”.
Author of over 400 abstracts presented at national and international conferences. He is an editor of four international scientific journals, two of which are indexed (Current Pharmaceutical Design and International Journal of Cardiology).
Furthermore, he reviews about 30 international scientific journals.
He is a part of 10 scientific societies and a member of the Pediatric Arrhythmology Task Force of AIAC. He has organized numerous cardiology conferences on behalf of SICOA.

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    Domanda:
    buongiorno, il mese scorso ho avuto un episodio durante il quale stavo per svenire, battito cardiaco impazzito e irregolare, fame d’aria, nausea e successivamente vomito. Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato una tachicardia parossistica sopraventricolare con frequenza superiore a 200 battiti al minuto. Io ho temuto per un infarto. Ho 42 anni e faccio una vita sedentaria. Cosa mi consiglia?
    Marcello – Ancona.


    Risposta:
    Egregio sig. Marcello, sarebbe opportuno sapere se questo è il primo episodio o già in passato ha avuto altri episodi di questo tipo, il numero di eventi e a che distanza di tempo si sono ripetuti. Questo è importante in quando se lei ha avuto in solo episodio dopo aver effettuato una visita cardiologica completa ed esame ecocardiografico color doppler, ed aver escluso una patologia organica, può iniziare una terapia antiaritmia, che le darà una protezione dalle recidive pari al 60-70%. Se invece la sua aritmia si è presentata più volte sarebbe opportuno eseguire uno studio elettrofisiologico, in modo da individuare la causa scatenante, spesso una via di conduzione anomala del suo impulso elettrico, e procedere ad un intervento di ablazione con radio frequenza, quest’anno ultimo intervento spesso risolutore e gravato di bassissimo rischio procedurale.

    Domanda:
    Gentile dottore, ho il colesterolo a 270, i trigliceridi a 240 e la glicemia a digiuno a 110. Pressione sanguigna 150/80. Sono un baldo giovane di 73 anni. Ho smesso di fumare 20 anni fa e per il resto sto abbastanza bene a parte un po’ di artrosi. Prendo la pillola per la pressione e nient’altro. Va bene o dovrei prendere altre pillole come fanno i miei coetanei?
    Alfredo – Latina


    Risposta:
    Gentile Sig. Alfredo, dal suo quesito si evince che lei è un soggetto a rischio moderato di sviluppare un evento cardiovascolare e che lei confida molto sul suo essere “baldo”. Credo che come i suoi coetanei lei dovrebbe fare più prevenzione facendo una regolare attività fisica quotidiana (passeggiare per 40 minuti al giorno a passo sostenuto in piano), iniziare una terapia per la dislipidemia (sia con utilizzo di statine o con utilizzo di prodotti naturali come la “monocolina” ma dosata a 10 mg/die in associazione a degli omega tre). Inoltre le consiglio di effettuare un monitoraggio della sua pressione arteriosa, tramite l’esecuzione di un “Holter pressorio delle 24 ore” per verificare se necessario apportare qualche correzione alla sua terapia antipertensiva.

    Domanda:
    sei anni fa avrei dovuto subire un intervento a causa di un forame pervio. Ma sono un soggetto allergico e tra le altre cose non tollero aspirina, anticoagulanti ed alcune anestesie. Non ho fatto l’intervento. Cosa rischio e cosa posso fare per prevenire eventuali eventi avversi? Ho 46 anni.
    Monica – Alassio (SV)


    Risposta:
    Gentile sig.ra Monica, la pervieta del forame ovale (PFO) si ha quando non avviene la apposizione della membrana chiamata septum primum al forame suddetto, dopo la nascita. Ciò avviene in circa il 30% della popolazione adulta e nella maggior parte di questi soggetti non da alcun problema . In soggetti con presenza di un PFO ampio il rischio è di un episodio di ischemia cerebrale da embolia paradossa. L’esame che da la possibilità di diagnosticare una PFO è l’eco cardino color doppler associato ad ecocontrastografia che permette di visualizzare il tipo è l’entità di un eventuale shunt tra le strutture cardiache. Un’altra tecnica diagnostica è la ecografia trans esofagea, attraverso l’introduzione di una sonda in esofago previa blanda sedazione del paziente. Tale tecnica ha una sensibilità diagnostica del 100%. La presenza di PFO non necessita di profilassi farmacologica nei soggetti che non hanno avuto precedenti episodi di ischemia cerebrale. Al contrario nei paziente con pregressi ictus cerebri o TIA viene indicata una terapia con anticoagulanti orali ( dicumarolici e/o nuovi anticoagulanti orali). Inoltre è possibile una chiusura non chirurgica del PFO tramite dei device da impiantare per via trans catetere femorale chiamato “Amplatzer PFO Occluder” o nei casi più gravi tramite chiusura con patch per via chirurgica transternale.

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